In una lingua di terra fra Veneto e Lombardia, vicino alla piccola cittadina di Roncoferraro (MN), esiste dal 2017 Meracinque: un’azienda agricola a conduzione famigliare specializzata nella produzione di Riso Carnaroli, la varietà più ricercata – e richiesta – da chi lavora nel mondo della ristorazione. E nonostante la sua “giovane età”, Meracinque è già sul podio dei migliori marchi di riso d’Italia.
Una storia di successo che è stata scritta dalla passione e dall’impegno di 5 sorelle che, dopo alcuni anni all’estero, si sono ritrovate per dare voce al sogno del padre e del nonno. Ma il segreto della bontà del Riso Carnaroli “Meracinque” va ricercato soprattutto nell’attenzione ai dettagli, che riguarda tanto le pratiche agricole quanto le successive lavorazioni.
Riso Carnaroli “Meracinque”: un ambiente ideale per la coltivazione
Le piantine di riso crescono su un terreno argilloso che trattiene l’umidità, permettendo alle radici di rimanere sempre fresche e ben idratate. Tuttavia, la rigogliosità delle risaie dipende anche dal clima: le temperature difficilmente scendono al di sotto dello zero, anche nei mesi più freddi.
La pianura mantovana è, quindi, un luogo ideale per la coltivazione di questo nobile cereale, la cui qualità è garantita da un uso consapevole delle nuove tecnologie.
Agricoltura 4.0 e Metodo Micro-Natural, l’innovazione guida la crescita aziendale
Meracinque segue, infatti, i principi dell’Internet Farming (o Agricoltura 4.0) che prevede l’utilizzo armonico – ed integrato – di tecnologie differenti: dai più moderni macchinari di raccolta, fino ai sensori di campo per la verifica dello “stato di salute” delle risaie.
Una realtà, dunque, dove l’innovazione guida la crescita. Una crescita sostenibile, grazie ad alcuni accorgimenti, come l’introduzione del metodo micro-natural che permette di salvaguardare la naturale fertilità del suolo, attraverso l’aggiunta di polvere di roccia e microrganismi naturali.
Riso Carnaroli “Meracinque”: il riso che non scuoce mai!
Non meno importanti sono poi le fasi che seguono la raccolta. Dopo essere stato colto, fra Settembre ed Ottobre, il risone – ovvero il riso allo stato grezzo, ancora rivestito dalla lolla, il suo strato più esterno – viene fatto riposare per 12 mesi in un ambiente termo-controllato, dove si verificherà il curioso fenomeno dell’ossificazione del chicco: con il passare del tempo, il riso tende infatti a diventare sempre più resistente ed è proprio durante questa fase che acquisisce la sua tenuta di cottura!
Nello stesso ambiente dove avviene l’invecchiamento, si verifica anche l’essiccazione: a bassa temperatura, per evitare la fratturazione dei chicchi.
Ogni fase del processo produttivo è meticolosamente controllata, per ottenere un Riso Carnaroli di qualità superiore.
4 buoni motivi per provarlo in cucina
Ecco i principali motivi per cui gli Chef lo amano:
- Non scuoce mai, grazie al lungo periodo di invecchiamento
- E’ più aromatico rispetto ai risi di varietà Carnaroli convenzionali
- Rispetta l’ambiente e il consumatore finale
- Racconta la storia di 5 sorelle, con storie diverse, che hanno creduto nel territorio d’origine
Inoltre, il packaging compostabile e di design, lo rende perfetto per essere esposto anche sugli scaffali di piccole botteghe e gastronomie.
Da oggi puoi trovare il Riso Carnaroli “Meracinque” anche su Soplaya. Provalo nelle tue ricette e facci sapere cosa ne pensi! Siamo sicuri rimarrai soddisfatto.