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Piani di cottura a gas o a induzione? Ecco le differenze

Eterno dilemma per chi deve cambiare elettrodomestici, che sia a casa o in cucina, è la scelta del piano cottura: meglio a gas o a induzione? Una domanda a cui non è semplice rispondere.

E anche in rete, sui vari forum tematici, le opinioni si accavallano. L’obiettivo di questo articolo è analizzare i pro e i contro di entrambi, per aiutarti a scegliere la soluzione più adatta alle tue esigenze.

Innanzitutto, mi sembra doveroso fare una premessa: i vecchi sistemi a fiamma sono tutt’altro che superati e, anzi, sono utilizzati dalla maggior parte dei ristoranti italiani.

Infatti, c’è chi continua a preferirli per ragioni di carattere pratico ed economico – anche se, negli ultimi mesi, con l’aumento dei prezzi del gas quest’ultima motivazione è venuta meno.

Allo stesso tempo, i sistemi ad induzione sono sul mercato da più di vent’anni e nel resto d’Europa sono utilizzati di frequente, anche nelle grandi cucine.

I criteri di scelta prevedono un confronto tra dimensioni, potenza e modalità di funzionamento, come illustrato anche sulla popolare rivista Forbes.

Piano di cottura a gas

È la soluzione più classica, che funziona tramite erogazione di gas e accensione automatica del sistema mediante una scintilla. I fuochi possono avere più corone di fiamme, per aumentare l’intensità del calore e, quindi, regolare la velocità di cottura. I modelli a gas funzionano con qualsiasi tipo di pentola.

In generale, il pentolame è in acciaio inox (satinato, smaltato o cromato) o in vetroceramica. I migliori sistemi a gas vantano una distribuzione verticale della fiammavertical flame – che consente una migliore resa e una drastica riduzione dei consumi.

Vediamo, dunque, quali sono i vantaggi e gli svantaggi del più diffuso fra i piani cottura.

PRO

  • Facilità nel regolare il calore
  • Possibilità di utilizzare tutte le tipologie di pentole
  • Costo inferiore del piano cottura
  • Costo inferiore del gas rispetto all’elettricità (in condizioni normali)

CONTRO

  • Minor efficienza: parte del calore viene disperso nell’ambiente
  • Rende necessaria l’installazione di sistemi di aerazione permanenti
  • Non permette il controllo sulla temperatura di cottura, dato che il calore è regolato manualmente
  • Visto il contesto di instabilità internazionale e le speculazioni sul mercato del gas, il suo prezzo potrebbe essere destinato a crescere ancora

In generale, l’efficienza media di un piano a gas è del 65%: ciò significa che il 35% del calore utilizzato non è funzionale alla cottura. I sistemi più moderni hanno, solitamente, una vita media di 18 anni, dopo i quali è consigliato procedere alla sostituzione

Piano di cottura ad induzione

I piani ad induzione, alimentati mediante corrente elettrica, scaldano grazie ad un potente campo elettromagnetico, capace di smuovere le molecole delle pentole: l’attrito fra le stesse, genera il calore necessario a cuocere le vivande.

In genere, il piano è in vetroceramica, con quattro zone cottura. Alcuni, presentano la funzione “bridge” che collega tra loro più punti cottura, creando una superfice di contatto più ampia.

E la temperatura, come viene regolata?

Semplice, tramite tasti touch. Ad ogni zona di cottura, infatti, corrisponde un dato livello di potenza – solitamente, sono 10.

Per quanto riguarda invece i consumi, si aggirano mediamente sui 4,5 kW e scendono a 3 kW con il limitatore di potenza.

PRO

  • Alta efficienza: attorno al 90%, con possibilità di portare l’acqua ad ebollizione in soli 3 minuti
  • Maggior precisione nella regolazione della temperatura, con cottura uniforme degli alimenti
  • Facilità di pulizia: le eventuali fuoriuscite di cibo né bruciano né solidificano, basta un passaggio di spugna e il gioco è fatto
  • I piani ad induzione rientrano tra gli elettrodomestici che, a fronte di una ristrutturazione edilizia, hanno diritto al bonus mobili, cioè alla detrazione fiscale della spesa

CONTRO

  • Genera molto calore, per tanto è necessaria una cappa
  • Non funziona in caso di blackout (in assenza di batterie di accumulo)
  • Necessita di pentole dedicate con fondo ferroso
  • Utilizzando più zone cottura nello stesso momento, è facile sforare i classici 3 kW

Quale costa meno a livello di consumi?

Ai tempi attuali, con il progredire della Guerra in Ucraina e le tensioni con Mosca, non è facile darti una risposta ma proviamo a fare due conti, calandoli per semplicità sul contesto domestico.

Ipotizziamo, ad esempio, di aver bisogno di 800kWh di calore per cuocere in pentola all’anno: si parla di circa 75 metri cubi di gas che, al prezzo odierno di 1,08€ (prezzo aggiornato al terzo trimestre luglio-settembre 2022, fonte ARERA), ammonterebbero ad una spesa annua di 81€.

Con il piano ad induzione, tenendo conto della maggior efficienza dell’energia elettrica, potrebbero servire per cucinare circa 450 kW – poco più della metà. Ad un prezzo della materia prima (energia elettrica) di 0,451€ (Settembre 2022 – PUN) al kWh, corrisponde una spesa annua di circa 203€. Un costo leggermente superiore, dunque, a quello del gas, a fronte di una maggior resa.

Come puoi vedere, la preferenza su uno dei due sistemi non è immediata e richiede, di volta in volta un’attenta valutazione, in base alle esigenze e alle dimensioni della tua cucina, che prevede dei consumi necessariamente diversi e maggiori.

Tuttavia, nel caso specifico del piano di cottura ad induzione, i costi si ridurebbero drasticamente con l’installazzione di un impianto fotovoltaico che, giornalmente, arriva a produrre anche fino a 11 kW, ovvero sui 4 MW all’anno – dati elaborati dall’Osservatorio Fotovoltaico Nord-Italia, su un sistema di medie dimensioni, con 8 pannelli fotovoltaici.

Se disponi, dunque, di una superficie sufficientemente ampia e ben esposta, potresti approfittare degli incentivi riservati alle PMI per il fotovoltaico e pensare di sostituire il tuo attuale piano di cottura a gas con uno ad induzione. In questo caso, i benefici che trarresti per la tua cucina, sia in termini di efficienza che economici, sarebbero notevoli – soprattutto in un momento di rincari come quello che stiamo attraversando.

Ora però tocca a te scegliere la soluzione che ritieni più adatta per la tua cucina!

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