King Pub nasce da un’idea chiara, quella di trasformare il classico concetto di pub e paninoteca anni ’90 in un’esperienza moderna, dove il cibo non è un contorno alla birra, ma il vero protagonista.
Oggi il gruppo conta nove locali attivi ma: “quando ho rilevato il primo King Pub, il locale esisteva già, ma non aveva quello sprint in più per fare il salto” racconta Francesco, fondatore del gruppo. “Ho ascoltato i clienti, analizzato le recensioni e capito dove intervenire.
La risposta? Velocizzare i cicli di lavorazione, standardizzare i processi e soprattutto alzare l’asticella della qualità.”
Il futuro della ristorazione secondo King Pub? Qualità, trasparenza e identità
Per Francesco, il cambiamento più urgente in ristorazione è culturale: il cliente deve tornare a riconoscere il valore della qualità: “cerchiamo di mantenerla sempre alta, senza aumentare i prezzi in modo spropositato, ma il cliente deve capire che dietro un piatto fatto bene c’è un lavoro enorme.”
Il concept di King Pub nasce per essere un punto d’incontro per famiglie e sportivi, con un menù che spazia dagli hamburger – rivisitati in chiave moderna – ai club sandwich, fino ai piatti per chi ama la leggerezza.
“Oggi le persone cercano locali che coprono più momenti di consumo. Noi non siamo una semplice hamburgeria: siamo un pub che offre anche lo sport in diretta, convivialità e un menù completo”.
Trend? Sì, ma…senza perdere l’identità
I trend nel food sono importanti, ma non dettano legge in casa King Pub: “certo, nel menù abbiamo prodotti in linea con la moda del momento, come gli smash burger”, spiega Francesco, “ma il nostro obiettivo non è inseguire le tendenze: vogliamo offrire un’esperienza completa che piaccia a un pubblico ampio e fidelizzato, soprattutto le famiglie”.
La vera innovazione per King Pub è la tecnologica, ma non è sostitutiva alle persone:“non metterei mai i camerieri robot perchè il rapporto umano è essenziale per capire la percezione del cliente. Però le attrezzature di cucina 4.0 ci hanno permesso di ridurre i tempi e migliorare l’organizzazione interna, dando più tempo libero ai nostri collaboratori”.
Delegare e crescere: la sfida più grande di King Pub
All’inizio Francesco faceva tutto: ordini, controllo qualità, gestione del personale, mentre oggi ha imparato a delegare, anche se non è stato facile. “Quando crei qualcosa da zero, hai paura a lasciare il timone. Ora ho persone che seguono il personale, la manutenzione e la logistica. Io mi concentro su menù, fornitori e la strategia”.
Un aiuto fondamentale è arrivato da Soplaya, da cui ormai King Pub ordina già l’80% della fornitura.
Soplaya: il partner che semplifica la filiera
Prima di Soplaya, Francesco passava ore a fare ordini con decine di fornitori diversi: “il lunedì ci mettevo dalle 8 del mattino alle 4 del pomeriggio solo per gli ordini”, ricorda, “oggi in due ore ho finito. Ho più tempo per me e per l’azienda”.
Ecco i vantaggi principali che cita Francesco:
- Unico interlocutore e gestione centralizzata: tutti gli ordini vengono effettuati tramite l’app, dai detergenti alle salse, fino al pane personalizzato.
- Logistica semplificata: uno scarico unico riduce la confusione in cucina e lascia più tempo per le preparazioni.
- Controllo del food cost: il sistema permette di sapere con precisione cosa ordinare, cosa è presente in magazzino e quanto costa, con l’obiettivo di mantenere il food cost sotto il 30%.
- Riduzione degli sprechi: dal bacon già porzionato alle basi pronte, tutto contribuisce a evitare sprechi e a mantenere i prezzi per i clienti.
“Per me Soplaya non è solo un fornitore: è un partner che lavora con noi per trovare sempre la soluzione migliore” racconta Francesco.
Social e fidelizzazione: la community del King Pub
King Pub è cresciuto anche grazie ai social, ma Francesco ha una filosofia chiara, l’autenticità prima di tutto. “Le foto che pubblichiamo sono reali, scattate con il mio telefono perché voglio che il cliente trovi esattamente quello che ha visto online”. E quindi niente post produzioni o Photoshop.
Per lui, gli influencer contano ma fino a un certo punto perchè l’unico vero giudizio che conta è quello del cliente e le recensioni, anche (ma soprattutto) quelle negative, sono un’occasione per migliorare.
Il punto di vista di Francesco: confronto, non concorrenza
Per Francesco, nel mondo della ristorazione non esiste vera concorrenza, ma solo confronto: “ci sono locali vicino ai nostri che fanno meglio e altri che fanno peggio, ma non mi lascio guidare dall’invidia. Il mio obiettivo è mantenere la linea del King Pub che ho tracciato e proseguire su quella strada, senza farsi distrarre dagli altri.”
Quindi, King Pub oggi è più di una catena, è una community che cresce, un progetto che guarda lontano senza perdere la sua anima. E, per Francesco, ogni nuovo locale è una stella dedicata a suo padre, che non c’è più: “è il mio modo per renderlo orgoglioso,” dice con un sorriso, “finché ci sarà passione, continuerò a mettere nuove stelle sulla mappa”.
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