Il 16 Febbraio si è ufficialmente concluso il primo contest di Soplaya dedicato a San Valentino. Un’iniziativa nata per dare visibilità e merito agli chef che, attraverso le loro ricette, hanno offerto una personale interpretazione del concetto di “amore”, sostenendo i produttori nazionali e locali e confermando – ancora una volta – il forte contributo alla creazione di una vera e propria “Community”.
A tingersi di rosso, infatti, non è stata solo la mise en place ma anche il menu di ristoranti, trattorie e agriturismi che, per l’occasione, hanno proposto portate inedite. C’è chi ha deciso di rimanere fedele alla tradizione e chi, invece, di strizzare l’occhio alla contemporaneità suggerendo abbinamenti originali e impiattamenti straordinari.
I vincitori del foto-contest di San Valentino 2022
Negli scorsi giorni, diversi chef hanno deciso di mettersi in gioco, partecipando al contest con alcune portate del loro menù di San Valentino. Seppur la selezione finale si sia rivelata tutt’altro che semplice – considerando le numerose ricette in gara e la loro ineccepibile qualità – ecco i vincitori del foto-contest di San Valentino 2022!
Miglior impiattamento: quando l’abito fa il monaco
La categoria premia il piatto esteticamente più riuscito, tenendo conto delle cromie e del dinamismo nella disposizione degli elementi
Ad aver conquistato il nostro occhio per cromaticità e armonia nella disposizione degli ingredienti è il castagnaccio al rosmarino (Az. Agricola Augusto Nanino), sorbetto alla zucca (Ortofrutta Olimpia), fiori eduli (I Fiori di Mari) e vin brulè dello chef Eddi Riotto dell’Hostaria alla Tavernetta di Udine.
Una ricetta raffinata ed elegante, in bilico tra dolce e salato, che ricorda l’inverno in Friuli-Venezia Giulia, riscaldato dalle note speziate del vin brulè e dall’inconfondibile gusto delle caldarroste, tradizionalmente consumate di fronte al tipico fogolar; il piatto si ispira alla cucina toscana, sposandola con quella friulana, in un matrimonio di sapori schietti e sinceri, che fanno parte del nuovo menù vegano, legato alle stagioni.
Dopotutto anche l’occhio vuole la sua parte! E in questo caso è proprio l’attenzione al dettaglio a dare risalto – e valore – alle materie prime locali.
Abbinamento più audace: perché gli opposti si attraggono
La categoria premia l’abbinamento più originale, tenendo conto della scelta degli ingredienti e delle tecniche di cucina adoperate
Vincitore in questa categoria è Stefano Mocellin, chef patron del ristorante Al Padovanino di Padova, che con il suo “Spago Andreina” ha colpito i cuori dei commensali, oltre che i nostri. La pasta cuoce prima in acqua a temperature differenti per poi essere “scottata” sulla brace del Kamado, un’antica stufetta giapponese a legna.
A conferire “grinta” al piatto sono i condimenti, a partire dalla crema di ostriche affumicate che incontra la marcata sapidità della bottarga, a sua volta amplificata dalla vodka e dalla zest di limone. Un’autentica delizia, anche grazie alla ineguagliabile freschezza dei molluschi di Box 22. Un piatto raffinato, dall’abbinamento insolito, che al palato regala un’esplosione di gusto!
L’amore per il territorio: romanticismo a km0
La categoria premia la ricetta più legata al territorio, tenendo conto delle materie prime utilizzate e del numero di realtà coinvolte
A confermare, invece, un amore incondizionato per il territorio – preferendo le piccole produzioni – è lo chef Stefano Basello del ristorante Al Fogolar 1905 di Udine, con il suo delizioso dessert: frolla di arachidi friulane (Az. Agricola De Munari), crème brulèe, ganache al cioccolato caramelia, Rosa Isontina (Az. Agricola Noacco Fabrizio) e gelato al latte d’asina. Un dessert al cucchiaio che esalta, con delicatezza e creatività, le materie prime locali, in un gioco di contrasti fra dolce e salato, acido e amaro; contrasti che al palato si ritrovano in perfetto equilibrio tra di loro, risultando armonici. La golosa conclusione a Km0 di un indimenticabile cena di San Valentino.
Tre categorie, tre grandi cuochi, tre ricette straordinarie. La dimostrazione che cucinare è ancora un atto d’amore! Un amore che anima anche gli altri chef che hanno preso parte al contest di San Valentino e che meritano una menzione (davvero) speciale!
Le menzioni speciali
In particolare, ricordiamo lo chef Marco Furlano del ristorante Costantini di Tarcento (UD) che per l’occasione ha dato vita ad un suggestivo menù, che spazia con disinvoltura dalla costa all’entroterra e vede nel tataki di tonno al sesamo, crema di zucca e spinacino uno dei piatti più intriganti, dove la cultura italiana incontra quella giapponese.
E come resistere al gustoso connubio fra trota affumicata, salmone, cocco e zenzero proposto dallo chef Massimiliano Sabinot, patron dello storico ristorante Vitello d’Oro di Udine – un piatto dalle suggestioni orientali, che avrebbe meritato una categoria tutta sua! Grazie anche alla Lokanda Devetak di Savogna d’Isonzo e al ristorante Al Grappolo di Pordenone per averci deliziato con le proprie ricette legate alla tradizione locale.
Indipendentemente dalla classifica, ci teniamo a congratularci con tutti voi e a ringraziarvi per aver partecipato al primo contest ufficiale di Soplaya. Non vediamo l’ora di scoprire quali saranno le ricette del prossimo contest, quelle che insidieranno le prime posizioni lanciando la sfida agli attuali detentori: affilate i coltelli perché abbiamo una sorpresa in serbo per voi!