“Fritto” è l’aggettivo che meglio descrive il Carnevale, una festa goliardica di origini antichissime, legata ad usanze pagane, di impronta dionisiaca. E solo successivamente adattata al cristianesimo.
Sono giorni di spensierata allegria – soprattutto per i più piccoli -, in cui lo scherzo e la finzione diventano la regola.
Ecco allora che ogni anno, a partire dal 14 Febbraio, le strade brulicano di gente e carri allegorici, da cui cade – lentamente – una pioggia di coriandoli colorati.
Un clima di festa che si estende anche alle cucine, da cui proviene un profumo intriso di ricordi d’infanzia, rimandanti al tempo in cui, in famiglia, si preparavano crostoli, zeppole, frittelle ed altri dolci fritti, per una merenda in compagnia.
Carnevale, la festa dei dolci fritti
Ogni regione d’Italia, da Nord a Sud, esibiva a tavola le proprie tipicità, non senza una spruzzata di zucchero a velo. Al mattino veniva preparato l’impasto e, nel primo pomeriggio, lo si friggeva in olio caldo – oppure nello strutto.
Dolci “grassi e goderecci”, che ancora oggi trovano spazio nelle nostre case in questo particolare periodo dell’anno, che precede la Quaresima e, quindi, il digiuno.
In particolare, tra i dolci di Carnevale più diffusi in regione, ricordiamo i crostoli, le castagnole e le frittole – che assumono nomi diversi a seconda della loro provenienza.
Dolci con cui stuzzicare il palato di adulti e bambini, simbolo gastronomico della “trasgressione” e della libertà di vivere.
Per prepararli, bastano pochi ingredienti di qualità, preferibilmente provenienti da piccoli produttori locali, che hanno a cuore tanto la salute dei consumatori quanto quella dell’ambiente che li circonda.
E le realtà artigiane che hanno già cominciato a produrli, secondo antiche ricette, sono già molte, come ad esempio il Panificio Zoppè di Udine oppure il Panificio Pin di Fiume Veneto, che ogni giorno ci affidano i loro prodotti, appena fatti e ancora caldi, per consegnarli a decine di commercianti, che desiderano arricchire la propria offerta con prodotti sempre più golosi e, soprattutto, genuini.
Una sfilata di dolci a cui è difficile resistere, soprattutto di questi tempi, in cui anche una piccola coccola può fare la differenza e, perché no, strappare un sorriso.
Prepariamoci dunque ad accogliere il Carnevale con lo spirito di sempre anche se quest’anno, probabilmente, non assisteremo a rappresentazioni e spettacoli teatrali, neppure nella bella Venezia, considerata la culla di questa festività, che in passato ha accolto giocolieri, animali danzanti e acrobati, tra musica incessante e venditori ambulanti da ogni dove.
La ricetta dei crostoli
Nel frattempo, noi continuiamo a friggere…
Ecco la ricetta per dei crostoli leggeri, poco unti e pieni di “bolle”
Ingredienti:
- 350 g di farina
- 50 g di burro
- 50 g di zucchero a velo
- 1 uovo
- 1 tuorlo
- 50 g di grappa
- 5 g di sale
- 1 g di vaniglia
- ½ limone: la buccia grattugiata
- olio di semi di arachidi per friggere
Procedura:
- Per preparare i crostoli in casa, impasta tra loro tutti gli ingredienti e dai le pieghe alla pasta per 3 o 4 volte (come per la sfoglia), finché diventa liscia;
- Lascia quindi riposare l’impasto in frigorifero, coperto da un canovaccio, per circa 30 minuti;
- Poi, riprendi l’impasto e stendilo in una sfoglia sottilissima che andrai a tagliare in rettangoli con l’apposita rondella;
- Friggi i crostoli in abbondante olio bollente, riponili sulla carta da cucina e, una volta freddi, spolverali con lo zucchero a velo.
E tu? Hai già pensato a come ingolosire i tuoi clienti a Carnevale? Su Soplaya trovi tutto l’occorrente per realizzare dei deliziosi dolci fritti, oppure, i prodotti dei panifici associati, tutti rigorosamente artigianali.