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Da Qualter la qualità incontra l’istinto

Da Qualter, la qualità non è solo una promessa: è un modo di essere. Nascosto tra le vie di una città che vibra di gusto e carattere, il locale di Calogero Cafà è un punto di riferimento per chi cerca autenticità e originalità, senza fronzoli né compromessi.

Qualter non l’ho fondato con la testa, ma per vocazione”, racconta Calogero. E questa vocazione si sente in ogni piatto, in ogni parola, in ogni dettaglio del locale. Un’anima verace, che rifiuta il superfluo e celebra la cucina come gesto istintivo e ancestrale.

Alta cucina in chiave popolare

La storia di Calogero non è quella classica del cuoco che sogna le stelle. È la storia di chi ha mollato la cucina per andare in fabbrica e poi ci è tornato con una visione più lucida. “La passione non basta. Con la passione vai al mare. Il lavoro è vocazione, è responsabilità.”

Così nasce Qualter: un progetto personale, libero, cresciuto quasi per gioco ma con un’identità forte, inconfondibile.

Qui, l’alta cucina viene servita in chiave popolare: materia prima selezionata, tecnica invisibile, cottura alla brace o a legna. Niente sottovuoto, niente termometri: “Io cucino come un gladiatore. e anche una banana alla brace può avere il suo perché.”

E quando si parla di originalità, Calogero è diretto: “Se non ti piace, non lo paghi. Se ti piace, lo paghi il doppio.

Da Qualter la ristorazione è istinto, ma anche organizzazione

Nonostante l’istinto sia il suo ingrediente principale, Calogero non rinnega l’importanza dell’organizzazione. Anzi: ha imparato a delegare, pianificare e gestire, senza mai perdere il controllo. “Lascio il 70%, ma il 30% lo tengo sempre per supervisionare. Il locale deve parlare la mia lingua, anche se io non sono in cucina.”

Anche sui social, l’approccio è diretto e personale: “I social hanno cambiato la mia vita economica. Ma poi devi saper mantenere le promesse. Da me trovi più di quello che vedi online.”

Quando Soplaya batte Amazon

Nel mondo della ristorazione, il tempo è tutto. E Calogero lo sa bene. Per questo, quando parla di Soplaya, non usa mezzi termini:

“Soplaya ha battuto Amazon. Punto.”

Perché mentre il colosso promette e poi ritarda, con Soplaya “ordini la sera e la mattina hai tutto. E non parliamo solo di comodità: parliamo di tempo guadagnato, di meno chilometri, di niente più corse al supermercato per due bottiglie di Campari.”

Calogero ha trovato nella nostra app un’estensione naturale del suo modo di lavorare: flessibile, veloce, precisa. “Ordino quando voglio: dal bagno, dal medico. Programmo le consegne, mi gestisco la logistica. Ho 3-4 consegne a settimana e tutto sotto controllo.”

Più qualità, più tempo e meno fuffa

Il legame con i fornitori è un altro punto fondamentale. “Con Soplaya ho scoperto produttori locali che non trovo altrove o addirittura che non conoscevo nemmeno. E la carne? Fresca, incartata nella carta bianca come si faceva una volta.

La tecnologia, per Calogero, non è mai fine a sé stessa: è un mezzo per migliorare la qualità della vita, anche di chi cucina ogni giorno con il fuoco addosso.

“Ti sembra poco ordinare 20 cipolle la sera e trovarle lì la mattina? Non è poco. È rivoluzionario.”

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i ragazzi del blog di soplaya Siamo i ragazzi di Soplaya, il mercato digitale che unisce chef e negozianti con i migliori produttori locali e nazionali, rendendo la filiera agroalimentare più sostenibile ed efficiente. L’idea di aprire il Blog è nata dalla volontà di offrire ai nostri clienti e in generale agli appassionati del settore, un luogo d’informazione gratuito, ricco di notizie utili, legate tanto alle singole specialità enogastronomiche quanto agli ultimi trend in fatto di cibo.

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