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Figo Moro da Caneva: dalle origini all’Alta Cucina

Ai piedi delle Prealpi Giulie, tra Pordenone e Treviso, si trova il piccolo Comune di Caneva, che conta poco più di 6 mila abitanti.

Qui, dal XIV secolo, si coltiva il Figo Moro: un’inflorescenza carnosa dal colore nero-violaceo, ricca di zuccheri, vitamine e sali minerali.

 

Figomoro

Coltivazione ed epoca di raccolta

Il particolare microclima dell’area pedemontana, unitamente ad un suolo di tipo calcareo e ferroso, favorisce lo sviluppo della pianta del fico e la sua conseguente fruttificazione.

La raccolta dei frutti avviene in due momenti diversi, a Luglio e ad Agosto, ed è effettuata rigorosamente a mano, per evitare che i fichi – molto delicati – si rovinino.

A mano a mano che la maturazione va avanti, infatti, il fico tende ad allungarsi e a diventare sempre più morbido e cedevole.

Le dimensioni di questi frutti sono ridotte, come pure il peso, che si aggira attorno ai 30-35 grammi; la polpa, invece, è tenera e dolce, dolcissima. 

Un’autentica prelibatezza, già nota ai tempi della Serenissima, quando era imbarcata sulle navi della flotta veneziana, sottoforma di fico secco.

L’elevato tenore zuccherino, pari a circa 20 Brix, rendeva – e rende – il Figo Moro da Caneva una preziosa fonte di energia, anche per il sostentamento dell’allora popolazione agricola.

 

Raccolta Figomoro

Nasce il Consorzio del Figo Moro

Per scongiurare la perdita di questo gioiello alimentare, nel 2006 è stato inaugurato il Consorzio per la Tutela e la Valorizzazione del Figo Moro, che raggruppa la quasi totalità dei produttori della zona.

Il Consorzio ha l’onere di seguire le varie fasi di vita del frutto, dalla sua produzione controllata alla sua commercializzazione.

Non solo, si occupa anche della sua riscoperta,  attraverso le antiche ricette che lo vedevano protagonista, come il gustoso Orzotto al Figo Moro e Formadi Frant.

Ma i suoi usi in cucina sono molteplici e, proprio per questo, il Figo Moro da Caneva è recentemente approdato anche sulle tavole stellate, fresco oppure trasformato, sotto forma di confettura, da abbinare a formaggi molli e stagionati.

 

Consorzio Tutela e Valorizzazione del Figomoro da Caneva

Un prodotto genuino

Una delle peculiarità che contribuiscono al successo del Figo Moro è senza dubbio la sua genuinità.

La pianta madre, infatti, è praticamente inattaccabile da parassiti nocivi e non subisce alcun tipo di trattamento chimico, preservando così la salubrità dei frutti.

Il Figo Moro da Caneva è una specialità che su Soplaya proprio non poteva mancare. E siamo sicuri ti piacerà! 🌱

 

Figo Moro Cucina

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