Inserito nel Parco delle Dolomiti Friulane, Claut è un paesino di appena 887 abitanti, a 613 metri sul livello del mare.
E proprio qui, dopo alcuni anni trascorsi in città, Carlo Santarossa ha deciso di avviare la sua Azienda, specializzata nella coltivazione di frutti rossi ed erbe officinali, come l’Achillea, la Menta, il Timo, l’Origano, ma anche la Calendula e la Camomilla.
Grazie all’aria fresca di montagna e ad un suolo particolarmente adatto infatti, queste piante crescono con facilità, esprimendosi al meglio.
Il metodo biologico preserva l’ecosistema
Dopo un breve tratto di strada bianca, che si snoda tra gli alberi, ci si trova davanti ad una distesa profumata, ricca di insetti impollinatori, che con il loro ronzio interrompono il profondo silenzio di questi luoghi.
Carlo ci racconta di come il metodo di coltivazione biologico contribuisca alla conservazione del piccolo ecosistema che governa i suoi poderi, massimizzando così la qualità dei suoi prodotti.
Anche per lui, come per molti altri produttori, la sveglia suona presto: bisogna approfittare dell’alba per raccogliere le erbe, quando sono ancora fresche, inumidite solo dalla rugiada.
Foglie e fiori, come pure le bacche, vengono colti a mano, con movimenti delicati e con rispetto, per poi essere venduti al consumatore finale, attraverso Soplaya.
Gli oli essenziali e il loro utilizzo in cucina
Ma oltre al prodotto fresco c’è di più: Carlo ha da poco inaugurato un piccolo laboratorio, nel quale estrae l’essenza delle erbe aromatiche, i loro profumi.
Da sempre gli oli essenziali sono un prodotto prezioso, da utilizzare a piccole dosi, goccia dopo goccia.
Oltre ad essere utilizzati in Farmacia ed Erboristeria per il trattamento di alcune affezioni, hanno un ruolo importante anche nelle Nuova Cucina: accordano i diversi ingredienti sul piatto, creando armonia.
Gli oli essenziali possono essere scelti in sintonia oppure in contrasto, a seconda di ciò che il cuoco vuole comunicare. L’importante, comunque, è utilizzarne uno alla volta, onde evitare confusione olfattiva.
In generale gli oli essenziali derivanti dalle erbe sono più amari, rispetto a quelli ottenuti a partire dai fiori che, essendo dolci, si prestano ad essere utilizzati in pasticceria e nei piatti più leggeri, a base di frutta, verdura e anche formaggi molli.
In questo caso, trattandosi di oli essenziali puri, molto concentrati, è bene dosarli con la giusta accortezza. L’unità di misura per dosare gli oli essenziali è la goccia: di solito, ne basta una ogni 100 grammi di alimenti.
Sono centinaia i cuochi che li utilizzano nelle loro preparazioni, trasformandosi in veri e propri “profumieri”, al fine di creare nuovi e sorprendenti bouquet.
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