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Fornitura non food: il risparmio è possibile!

L’importanza della fornitura non food: sei lì che calcoli al centesimo il costo delle materie prime, spulciando i listini per risparmiare qualche euro sul pesce fresco o sull’ortofrutta. Ma poi? Ti ritrovi a spendere una fortuna in detergenti, tovaglioli e packaging senza nemmeno accorgertene. E sai qual è la fregatura? Questi acquisti “secondari” pesano eccome sul tuo budget.

Stiamo parlando di: piatti da asporto, detersivi, guanti, pellicole, tovaglioli, carta igienica… e la lista continua. Se sbagli a scegliere, finisci sommerso da sprechi, costi inutili e pure figuracce (perché sì, un tovagliolo di cartapesta si sente subito tra le dita e fa girare le scatole al cliente).

E la beffa? Negli ultimi tempi i prezzi di queste forniture sono schizzati alle stelle.

Quindi vediamo insieme come evitare di buttare soldi e gestire al meglio la fornitura non food.

Fornitura non food: perché costa tutto costa di più?

​Negli ultimi anni hai visto i prezzi di tutto lievitare più velocemente di un soufflé mal riuscito. Non bastavano le materie prime, ora pure tovaglioli, bobine e packaging stanno diventando beni di lusso. Ma da dove arriva questa stangata?

Secondo il Centro di formazione e ricerca sui consumi (Crc), tra il 2021 e il 2024, il prezzo medio di una confezione da 4 rotoli di carta igienica è salito del 44%.

Assocarta, l’associazione italiana dei produttori di carta, spiega che il motivo è un mix esplosivo di:

  • Prezzi folli dell’energia: il gas naturale è passato da 10,4 €/MWh nel 2020 a 43 €/MWh nel 2023.
  • Materie prime alle stelle: la cellulosa ha visto un’impennata del 70%

E se i produttori spendono di più per fabbricare tovaglioli e rotoloni, indovina su chi scaricano il costo? Esatto, su di te.

Per quanto riguarda detergenti e materiali di pulizia, i dati specifici scarseggiano, ma sappiamo tutti come funziona: se tutto aumenta, aumentano pure loro. E alla fine sei tu che devi fare i conti con un listino sempre più salato.

Doggy bag: obbligo in arrivo o solo un’altra grana?

Presto potresti dover aggiungere un nuovo compito alla lista infinita di cose da fare nel tuo ristorante: fornire obbligatoriamente le doggy bag ai clienti. A gennaio 2024 sono spuntate ben due proposte di legge per rendere obbligatoria la fornitura di contenitori riutilizzabili o riciclabili per chi vuole portare a casa gli avanzi.

Se la legge passa, chi sgarra rischia una multa tra 25 e 125 euro!

Ma attenzione: per il momento, le proposte di legge sono ancora in fase di esame parlamentare e non esiste ancora un obbligo legale.

Quindi, niente panico. Ma tieni d’occhio la situazione, perché se questa normativa passa, sarà un’altra cosa da gestire nel già folle mondo della ristorazione.

Carta e tovaglioli: come scegliere senza buttare soldi (e carta)?

Tovaglioli che si sfaldano al primo tocco, carta igienica che finisce dopo due utilizzi, rotoloni che sembrano fatti di aria compressa… scegliere male significa spendere di più e far innervosire clienti e staff. Ecco cosa devi sapere prima di riempire il magazzino di scorte inutili.

  1. Carta riciclata vs. carta vergine: qual è più sostenibile e conveniente?

Carta riciclata? Meglio per l’ambiente, ma attenzione alla qualità: se è troppo sottile o ruvida, i clienti se ne accorgono. Carta vergine? Più resistente, ma spesso più cara. Il trucco è trovare il giusto compromesso tra grammatura, assorbenza e certificazioni ambientali come i marchi Ecolabel o FSC.

  1. Grammatura e resistenza: perché la carta economica può costarti di più

Un tovagliolo troppo leggero? Serve il doppio (o il triplo) per pulirsi le mani, quindi ne consumi di più. Un rotolo di carta troppo sottile? Ti tocca usarne tre strappi invece di uno. Alla fine, quello che sembrava un risparmio si trasforma in spreco e acquisti più frequenti. Meglio un prodotto più resistente, che dura di più e ti evita magazzini strapieni di carta che non vale nulla.

Packaging: come bilanciare sostenibilità e costi

Le nuove normative europee ti dicono addio alla plastica monouso. Non preoccuparti, non è la fine del mondo. L’Unione Europea ha deciso di farci dire basta alla plastica monouso con il Regolamento (UE) 2025/40, che entra in vigore tra poco. Questo significa niente più imballaggi plastici per frutta, verdura o cibi da asporto – è il momento di abbracciare il green, ma senza fare salti mortali nel portafoglio.

Ma attenzione: il bamboo è figo, ma non costa come un pacchetto di patatine. Il PLA è eco-friendly, certo, ma se finisce nel posto sbagliato… beh, addio impatto positivo. Il cartoncino riciclato? È il tuo amico: sostenibile, economico e funziona alla grande.

Quindi, non fare il passo più lungo della gamba. Vai su PLA o cartoncino riciclato, che ti permettono di essere green senza buttare soldi. E per il take-away? Niente confezioni giganti che occupano mezzo magazzino. Punta su formati giusti, che ottimizzano spazio e costi, senza fare il panico nel servizio.

Come risparmiare sui prodotti di pulizia

Hai già abbastanza roba a cui pensare senza dover fare l’esperto di detergenti. Ma sai una cosa? I prodotti di pulizia non sono tutti uguali, e comprare a caso è un bel modo per svuotare il portafoglio senza avere risultati. Quindi, fermati un attimo e chiediti: “Ma mi serve davvero tutta sta roba?”

  1. Quali prodotti servono davvero? Se non vuoi finire con una fornitura non food di detergenti che ti fanno solo fare polvere nel magazzino, usa una check-list essenziale. Concentrati su ciò che è veramente necessario per la tua cucina e il tuo servizio. Più semplifichi, più risparmi – e non stiamo parlando solo di soldi, ma anche di tempo.
  2. Prodotti concentrati vs. tradizionali: E qui arriva il trucco che ti farà risparmiare sugli acquisti senza compromettere l’igiene: i concentrati. Con i detergenti concentrati, bastano poche gocce per fare il lavoro, e per di più, ti durano di più. Così non solo ottimizzi lo spazio ma pure il portafoglio. Meno spreco, meno plastica, e soprattutto, più soldi in tasca.

Come ridurre i costi della fornitura non food e migliorare la gestione degli acquisti

Sai che c’è un costo nascosto in ogni acquisto che fai? La logistica! Parlo del fatto che se acquisti troppo e male, tutto rimarrà stoccato prendendo spazio e quindi denaro. Inoltre, se non formi il tuo staff, rischi anche che finiscano per usare tutto in modo inefficiente.

Ecco perché monitorare le spese è fondamentale. Usa i dati, sono lì per aiutarti a fare scelte intelligenti senza buttare soldi.

La buona notizia? Non sei condannato a subire e c’è una soluzione.

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Per saperne di più sul tema del packaging e vuoi risparmiarci leggi: I prodotti in carta ti prosciugano? Non farti fregare!

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